Torna il consueto appuntamento settimanale con il Cineforum Place of Ideas presso la sede del quotidiano internazionale Un Mondo d’Italiani. Questa volta abbiamo deciso di proiettare un capolavoro del genere horror, Shining, del 1980. L’idea non è stata casuale, ma è nata dalla proposta di Genni Lucarelli, poiché, siccome stiamo sperimentando tutti i generi, sarebbe stato interessante proporre un film appartenente al filone horror-thriller per dibattere insieme sul tema della paura. Proprio per questo, sarà Genni, insieme a Vanessa Rico, a condurre il dibattito. L’appuntamento come al solito è giovedì 25 maggio alle 11:00, presso la sede UMDI UN MONDO D’ITALIANI, in località Terre Longhe, piazza Giovanni Paolo II. Il Cinefoum place nasce da un’idea di Mina Cappussi e ha portato negli anni film di successo che hanno affrontato temi sociali e culturali di forte impatto emotivo, organizzato da Centro Studi Agorà e da Umdi diretta da Mina Cappussi con Aem ass.ne Emotional Manager, da Ippocrates, Molise Noblesse, Casa Molise, Comune di Bojano, Regione Molise-Patto per lo Sviluppo del Molise e con i ragazzi del Servizio Civile. Il Cineforum Turchese è un posto delle idee al pari del Caffè Letterario Turchese e coinvolge il popoloso quartiere di Terre Longhe. La grafica è di Massimiliano Rossi. Shining (The Shining) è un film diretto da Stanley Kubrick, basato sul romanzo omonimo scritto da Stephen King nel 1977. The Shining, che tradotto fedelmente suonerebbe come “Il luccichìo” o “La luccicanza”, rappresenta una tappa dell’itinerario di attraversamento-appropriazione-sfondamento dei generi cinematografici attuata da Kubrick nel corso della sua carriera.
Jack Torrance – ex istitutore e scrittore in crisi con tendenza all’alcoolismo – nella speranza di ritrovare se stesso e l’ispirazione accetta di fungere da custode per la stagione invernale dell’immenso e deserto Hotel Overlook, sulle Montagne Rocciose. Dieci anni prima, in analoghe circostanze, un uomo, prima di suicidarsi, ha fatto a pezzi le due figliolette e la moglie. Jack è al corrente dei precedenti, ma non se ne cura e raggiunge il posto con la moglie Wendy e il figlioletto Danny di sette anni. Il cuoco di colore Hallorann, dotato di “luccicanza” o preveggenza come Danny, è l’unico a temere il peggio. In realtà, mentre scorrono le settimane, Danny rimane sempre più spaventato poiché, con le sue doti parapsichiche, vede fiumi di sangue scorrere e incontra personaggi della tragedia di dieci anni prima. Jack, sempre più stralunato, scrive all’infinito la stessa frase: “Il mattino ha l’oro in bocca”. Wendy Torrance tenta di salvare il figlio e se stessa quando Jack cade preda di raptus omicida. Hallorann, allarmato per la mancanza di notizie e di comunicazioni, giunge all’hotel in tempo per subire l’aggressione del pazzo e per porgere agli altri due una via di salvezza. Jack finirà nel grande labirinto del giardino grazie all’infantile astuzia di Danny.