Rushmore e la sindrome di Peter Pan. Cineforum Place of Ideas Molise Noblesse Festival

Fight Club a Bojano. Il disagio dell’uomo moderno al Cineforum Place of Ideas Umdi
9 Aprile 2018
Dibattito Rushmore la sindrome di Peter Pan
9 Aprile 2018

Rushmore e la sindrome di Peter Pan. Cineforum Place of Ideas Molise Noblesse Festival

Max Fischer è un quindicenne che frequenta la Rushmore Academy. Nerd con gli occhiali ma non secchione, con molteplici attività extra-curricolari all’attivo, Max fa amicizia con lo svogliato uomo d’affari Herman Blume e insieme a lui si innamora della dolce insegnante vedova, miss Cross. Questo amore impossibile e l’espulsione dalla Rushmore lo costringeranno a confrontarsi con un’inevitabile crescita emotiva e con la ricerca di un suo posto nel mondo al di fuori della scuola.

Nuovo appuntamento con il Cineforum Place of Ideas. Il film che abbiamo deciso di presentare questa volta è Rushmore, di Wes Anderson, pellicola leggera e divertente, ma mai senza un significato nascosto tra le righe. L’universo raccontato da Anderson è una realtà bizzarra, a tratti fiabesca, popolata di individui altrettanto strambi che, quanto a pensieri e comportamenti, si intonano ad essa perfettamente. Quasi tutti ragazzini o adulti mai cresciuti, i personaggi dei suoi film agiscono in totale assenza di malizia e con una convinzione ed una testardaggine ostentatamente infantile. E di fronte a personaggi così difficili da prendere sul serio, anche l’amore riesce a diventare tale. Se in Rushmore la serietà con cui Max prende il corteggiamento nei confronti della sua bella insegnante fa sorridere, la solenne rivalità con cui gli si contrappone il signor Blume, è ancora più esilarante. La fenomenologia d’amore in Wes Anderson è qualcosa di originale e mai scontato e riesce, nell’ironia e delicatezza con cui viene rappresentata, a far sembrare le questioni di cuore semplici e al  tempo stesso complicate. I personaggi di Anderson sono spesso individui geniali che realizzano che il “loro momento” è già passato: la loro tristezza, la loro malinconia, sono il vero motore delle storie. Il Cinefoum Place nasce da un’idea di Mina Cappussi e ha portato negli anni film di successo che hanno affrontato temi sociali e culturali di forte impatto emotivo, organizzato da Centro Studi Agorà e dalla testata UNMONDODITALIANI Umdi, da Ippocrates, Molise Noblesse, Casa Molise, Comune di Bojano, Regione Molise-Patto per lo Sviluppo del Molise econ i ragazzi del Servizio Civile. Il Cineforum Turchese è un “posto delle idee” al pari del Caffè Letterario Turchese e coinvolge il popoloso quartiere di Terre Longhe, oltre che la città di Bojano. La visione del film avrà luogo giovedì 20 luglio alle 10.30. La conduzione è affidata a  Sabina Iadarola, studentessa di Medicina Unimol, già volontaria di Servizio Civile (Progetto Turchese nel 2015-2016) e attualmente OLP per i volontari in servizio a Bojano, e Adriana Niro, (neolaureata in Lettere e  Beni Culturali, volontaria di Servizio Civile, Progetto Turchese, nel 2015-2016. La grafica è di Massimiliano Rossi. Rushmore è un film del 1998 con protagonisti Jason Schwartzman, Bill Murray e Olivia Williams, sceneggiato dal regista insieme al suo amico Owen Wilson. Nel 2016 venne scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso negli Stati Uniti.

Trama

Max Fisher, un ragazzo di quindici anni, frequenta con scarso profitto il rinomato college Rushmore. È dotato però di una eccezionale creatività, che riversa nelle più disparate attività extracurriculari. Ben presto entrano nella sua vita due persone particolari: il magnate dell’acciaio Herman Blume e la maestra di scuola elementare Rosemary Cross. Il primo è un uomo con due figli stupidi che non gli assomigliano, una moglie che non ama più e la sua fabbrica come unica attività che sembra destare in lui qualche interesse. La seconda è una donna giovane, dolce, vedova da un anno, che non ha ancora superato la morte del marito. Max si innamora di lei, che è gentile con lui e cerca di non troncare troppo brutalmente la passione nascente del ragazzo, lasciandola così, involontariamente, radicarsi. Nel frattempo Blume, di cui Max ha accettato una proposta di lavoro, si innamora, ricambiato, di Rosemary. Max dà allora inizio ad una serie di “attentati” ai danni di Blume, prontamente ricambiati, e nel frattempo viene espulso da Rushmore e si iscrive ad una scuola pubblica. Dopo alti e bassi, litigi e riappacificazioni, il trio troverà un suo equilibrio. Non ci sono veri buoni e non ci sono veri cattivi. L’età biologica dei personaggi non corrisponde quasi mai a quella mentale: gli adulti si comportano come ragazzini, i ragazzini anche, ma questi ultimi sconcertano per l’approccio “adulto” che hanno con la loro vita, non sul piano della maturità, ma su quello del disincanto.

Il Cineforum Place of Ideas si inserisce nel Molise Noblesse Festival – Nobiltà del Molise e dell’Emigrazione. “La Grande Bellezza di una Piccola Regione” il sottotitolo che restituisce al Molise un ruolo dterminante nella rete internazionale della Cultura e dei Viaggi tra Storia, Memorie, Arte e Territori sul filo conduttore della nobiltà di una terra che ha un grande potenziale da svilupparee lo fa con una serie di iniziative volte riscattare l’idea di emigrazione dalla sua genericità controversa e anonima, quella, per intenderci, della tanto abusata valigia di cartone legata con lo spago, per avviare un percorso selettivo di studi ericerche destinate a far sì che l’emigrazione italiana nel mondo diventi suggestiva, indicando itinerari storici, letterari, filosofici, artistici alla scoperta del genio italiano e di ciò che, nello specifico, i molisani sono riusciti ad esportare oltre i confini regionali, contribuendo a costruire quell’immagine dell’Italia, Patria Universale della Cultura, della Bellezza, del Gusto e dell’Eleganza, che è alla base della fortuna economica del Made in Italy. Il fulcro del Molise Noblesse Frstival è quella “Nobiltà” del popolo molisano, coniugata nel suo duplice aspetto:

– QUELLO STORICO-LETTERARIO: con una serie di eventi, convegni, tavole rotonde, giornate studio, ricerche, iniziative volte a valorizzare i talenti molisani in Molise, presso le istituzioni nazionali italiane e all’estero e a far conoscere i mille volti della regione, i paesi, le chiese, i castelli, i luoghi caratteristici, le tradizioni (anche attraverso esperienze sensoriali, percorsi d’arte, concerti, piece teatrale);

– QUELLO DI RIVALUTAZIONE E RIPOSIZIONAMENTO IDEALE, NELL’IMMAGINARIO COLLETTIVO, DELLA FIGURA DELL’EMIGRANTE: coraggioso pioniere, che ha saputo trasformare le difficoltà economiche, gli ostacoli culturali, i problemi geografici di un periodo difficile della nostra storia, in opportunità di crescita e di sviluppo per se stesso, per la propria famiglia, per il Molise e per l’Italia. Punto focale del progetto è il “Molise Noblesse Award in The Word”, Premio alle Eccellenze Molisane, che avrà 1) una fase itinerante in Molise nei comuni che si candideranno; 2) una fase nazionale di presentazione del progetto a Roma presso la Camera dei Deputati e-o Senato della Repubblica per contrastare quel ritornello, ormai virale  sul web, del “Molise che non esiste” sostituendolo con il più consono alla dignità della regione “Molise noblesse”. “Il Molise Nobile Oggi come Ieri”; 3) una fase internazionale nei Paesi in cui forte è stata l’emigrazione molisana: Stati Uniti, Canada, Argentina, Brasile, Svizzera, Belgio, Germania (1a edizione negli Usa). Volutamente è stato emesso il Venezuela, pur essendo Paese di accoglienza per un gran numero di corregionali, per via del momento politico che la nazione sta attraversando, e che sconsigliano viaggi e iniziative in tal senso. Obiettivi: costruire forme di promozione della Regione Molise, attraverso fatti culturali riproposti sia in termini di studio-ricerca-convegni-giornate studio aperti al pubblico e senza scopo di lucro, sia con un focus sugli intellettuali molisani emigrati anche attraverso la valorizzazione di personalità della storia regionale: ad esempio Vincenzo Tiberio, Arturo Giovannitti, Girolamo Pallotta, Orazio De Attellis, Francesco Amatuzio. Rappresentare i documenti d’archivio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *