Dibattito Snowpiercer. Anarchia come metodo di governo

Snowpiercer lotta di classe in una nuova fantascienza.
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Dibattito Snowpiercer. Anarchia come metodo di governo

People from Africa and from Third World in general live in disadvantaged condition. Film director represented a modern society. Le prime immagini del film hanno portato alla memoria la situazione terribile del mio Paese, il Venezuela, devastato da guerriglie e rivolte contro i poteri forti. Io invece mi sono rispecchiata nel protagonista principale, Curtis, un eroe moderno, che tenta con tutte le sue forze di ribaltare la situazione di ingiustizia e di disparità sociale. Snowpiercer rappresenta una società microscopica in cui gli equilibri sociali sono mantenuti saldi grazie ad evidenti distinzioni di classi. La vicenda del treno, con le sue incongruenze sociali ci riporta alla società e alla storia che si ripete. Pubblico eterogeneo, interventi in più lingue per il dibattito settimanale in UMDI.

Diventa internazionale il Cineforum UMDI “Place of Ideas”: parla inglese e spagnolo, oltre che naturalmente in italiano! L’ultimo incredibile successo del Cineforum ha visto la partecipazione di stranieri e oriundi, svoltosi giovedì 27 luglio 2017 nella sede della redazione del quotidiano internazionale “Un Mondo d’Italiani”, centro studio Agorà, a Bojano nell’ambito del Molise NoBlesses Festival. Una ricorrenza settimanale che è diventata una vera tradizione per tutti gli appassionati di cinema. L’evento, creato e patrocinato da Mina Cappussi, ha coinvolto, come sempre, i ragazzi del servizio civile dei progetti “Turchese” e “Argento”, la comunità del quartiere Terre Longhe, oltre che la cittadinanza bojanese. Il film proiettato è stato “Snowpiercer”, pellicola del 2013 diretta dal regista coreano Bong Joon-Bo, che per la realizzazione del film, si è ispirato ad una serie di fumetti di fantascienza. La storia incolla agli schermi: in un futuro non troppo lontano, la Terra conosce una nuova Era Glaciale, che stermina tutti gli abitanti del pianeta. Gli ultimisopravvissuti del genere umano sono confinanti in un treno rompighiaccio, denominato per l’appunto “Snowpiercer”, che viaggia perpetuamente attraverso il globo e che rappresenta l’unica possibilità di salvezza. La visione del film ha elettrizzato particolarmente gli spettatori, soprattutto per i temi emersi, da cui è scaturito un dibattito molto interessante condotto da Silvana Chiovitti e Antonio Romano.

IL DIBATTITO SNOWPIERCER

Come consuetudine, alla fine del film, gli spettatori si sono disposti a cerchio per discutere insieme, in maniera del tutto paritaria, delle impressioni avute durante la proiezione. Una cosa è certa, il film non ha lasciato indifferente nessuno, anzi ha risvegliato emozioni contrastanti e ha stimolato molti interrogativi sulla società di oggi caratterizzata da forti e distinzioni sociali.

ANTONIO ROMANO

“Si parla di rivoluzione e di classi sociali. Io vi chiedo se vi accontentereste di uno stipendio normale senza aspirare araggiungere il massimo”

SILVANA CHIOVITTI

“Snowpiercer è un film del 2013 diretto da Boong Joon-Ho basato sulla serie a fumetti francese “Le Transperceneige” di fantascienza. Il regista rimase talmente affascinato dalla lettura del fumetto da rimanere tutto il tempo in piedi tenendolo in mano, immobile di fronte lo scaffale da dove l’aveva preso. Con un budget di oltre 38 milioni di dollari è stato il film coreano più costoso della storia. Io vi chiedo in quale personaggio vi siete rivisti”.

CELESTE BUCCI

“Personalmente mi sono rispecchiata nel protagonista principale, Curtis, un eroe moderno, che tenta con tutte le sue forze di ribaltare la situazione di ingiustizia e di disparità sociale in cui versavano le persone dell’ultimo vagone”.

GIUSEPPE PRIOLO

“Io mi sono riconosciuto nella donna di colore perché ha impiegato tutte le sue forze con un slancio materno incredibile, pur di ritrovare il figlioletto perduto”.

KAREN GIORIO

“I noticed a change of color from the last wagon of train to the principals wagons of the magic train. People from Africa and  third world people live in disadvantaged conditionwith Western world. The director rapresented a modern society”.

MASSIMILIANO ROSSI

“Il cambio graduale della scenografia, nel passaggio dal buio e dal grigio dei vagoni di coda ai colori e alla luminosità della parte anteriore del treno destinata alle persone più ricche, risulta una scelta azzeccata della fotografia, che contrassegna, anche visivamente, le differenze sociali evidenziate nel microcosmo del treno in moto perenne sulla circonferenza della Terra”.

ERIKA LUCARELLI

“La vicenda del treno, con le sue incongruenze sociali ci riporta alla società e alla storia che si ripete”.

ANTONIO DI MONACO

“Io vorrei porre una domanda: secondo voi si può vivere senza un capo?”.

CELESTE BUCCI

“L’anarchia non credo possa funzionare, almeno in questo momento storico. Allo stato attuale mi sembra che l’anarchia sia più un’utopia che un’ipotesi reale di organizzazione sociale”.

MINA CAPPUSSI

“Mi riallaccio all’opinione espressa da Celeste. L’anarchia, l’assenza di governo o meglio l’autogoverno, è il mio ideale, un valore assoluto cui l’umanità deve tendere. Ma per c’è bisogno di un prerequisito essenziale e indispensabile che è il senso di responsabilità, la consapevolezza autogovernarsi che la mia libertà finisce laddove inizia la libertà dell’altro. Allo stato attuale, non solo non è possibile l’anarchia come ideale di pacifica e felice convivenza tra tutti gli abitanti, ma c’è bisogno, e con urgenza, di un governo forte, con gli attributi, in grado di prendere decisioni, anche impopolari, ma in grado di risollevare l’Italia dal degrado in cui versa. Occorre il pugno duro, non abbiamo che farne del buonismo a tutti i costi. La saggezza popolare dice “il medico pietoso fece la ferita purulenta” è ciò che sta succedendo oggi, l’Italia è una nazione meravigliosa, ma, per l’appunto, purulenta, malata di superficialità, pressappochismo, lassismo, deresponsabilizzazione estrema”.

BETULIA ESPINOZA

“Le prime immagini del film mi hanno portato alla memoria la situazione terribile del mio Paese, il Venezuela, devastato da guerriglie e rivolte contro i poteri forti. Inoltre, ciò che ha catturato la mia attenzione è stata la musica posta ad introduzione delle immagini dei vagoni successivi benestanti e luminosi, una musica soave e delicata, che ha risvegliato in me delle emozioni che non provavo da tempo”.

GIUSEPPE PRIOLO “Mi ha colpito vedere quanto fossero indottrinati i bambini a bordo del treno, che ripetevano pedissequamente quello che l’insegnante voleva far passare in linea con la logica dell’organizzazione sociale del treno”. LUIGI PINNA “A volte la sete di potere e di ricchezza può far nascere nell’uomo un delirio di onnipotenza, ciò può comportare il desiderio di avere sempre tutto e di non accontentarsi mai”.

PASQUALE PREZIOSO

“Le persone sono sempre in lotta, non si comprende che andare d’accordo è la cosa migliore”.

Il Cineforum “Place of ideas” nasce dal desiderio di far conoscere al grande pubblico il mondo del cinema, proiettando film con risvolti culturali e sociali e dal forte impatto emotivo, da cui possano nascere riflessioni e osservazioni sulla realtà che ci circonda e anche su noi stessi. Anche questa volta con “Snowpiercer” e la lotta di classe adattata alla realtà molisana e contestualizzata sulle esistenze e le esperienze dei partecipanti, l’obiettivo è stato raggiunto.

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