Un altro successo per il Cineforum UMDI “Place of Ideas”, svoltosi giovedì 2 novembre 2017, nella sede della redazione di “Un Mondo d’Italiani”, a Bojano. Un appuntamento settimanale che è diventato una tradizione per tutti gli appassionati di cinema. L’evento, creato e patrocinato da Mina Cappussi, organizzato da Centro Studi Agorà e dalla testata UNMONDODITALIANI Umdi, Ippocrates, Casa Molise, Comune di Bojano, Regione Molise-Patto per lo sviluppo del Molise e con i ragazzi del Servizio Civile all’interno del progetto Molise Noblesse Festival. Il Cineforum Turchese è un “posto delle idee” al pari del Caffè Letterario Turchese. Questa settimana è stato scelto di proiettare “Forks over Knives”, film-documentario del 2011 ideato e diretto da Lee Fulkerson. Quanto incide l’alimentazione nell’insorgere delle malattie? Ci sono abitudini alimentari che dovremmo modificare nel mondo occidentale? Il film sostiene l’efficacia per la salute di una dietache, a differenza delle tipiche abitudini americane, escluda gli alimenti di origine animale e si basi invece su quelli vegetali e integrali, per favorire la prevenzione e cura di numerose patologie. A condurre vivacemente il dibattito il direttore della Redazione Umdi Mina Cappussi e Federica Notte.
Il Cineforum “Place of Ideas” nasce dalla voglia di far conoscere alle persone il mondo del cinema e non solo; proiettando film di forte impatto emotivo e culturale, mai scontati, e in grado di smuovere le menti. Si riesce così a far partire riflessioni sulla realtà che ci circonda Ed è proprio quello che è successo a seguito della visione di Forks over knives quando tutti i partecipanti si sono riuniti in cerchio, dando sfogo alle impressioni ed emozioni che il film ha scatenato in loro. La prima domanda, posta da Mina Cappussi riguardava il contenuto del documentario e cosa avesse effettivamente suscitato. A turno ogni spettatore ha indicato un aspetto. Qualcuno ha messo in risalto l’importanza della carne nella vita umana, contrastando l’ideologia visibilmente veganache domina l’intero documentario. Siamo stati tutti d’accordo però sull’asserire che una alimentazione vigile e bilanciata sia l’ideale per ogni fascia di età. Nonostante le grosse possibilità di informazione, attraverso social e mezzi di comunicazione, la società contemporanea è ancora vittima dell’ignoranza. La fretta che regna incontrastata nelle nostre vite ci porta a consumare pasti semplici e poco nutrienti, la maggior parte delle volte composti da soli carboidrati. Colpisce come gli stessi personaggi del mondo dello spettacolo abbiano dichiarato di aver adottato una dieta vegana dopo aver visto il documentario e sono Ozzy Osbourne, Russell Brand (già in precedenza vegetariano), Eliza Dushku, Jason Mraz, Kristen Bell (già in precedenza vegetariana) e DaxShepard.
I temi affrontati sono di notevole importanza e ci hanno portato a introiettare la tematica. Chiedendoci in primis se la nostra stessa alimentazione sia adeguata e sana. Bisogna abbattere la disinformazione leggendo libri e perché no, seguendo documentari come questo. Il Cineforum UMDI“Place of Ideas” è nato proprio dalla voglia di infondere, nelle persone che vi prendono parte, la consapevolezza dei falsi miti, canoni e “specchi per allodole” che ci propina continuamente la società, attraverso i media, la pubblicità, certa politica populista. Il Cineforum UMDI “Place of Ideas” è quindi un evento settimanaleda non perdere, che omaggia il grande cinema dando la libertà di esprimere la propria opinione. E’ Aperto a chiunque voglia partecipare e confrontarsi gratuitamente!
The China Study, preso in considerazione nel documentario, è un libro pubblicato nel 2005 dal nutrizionista T. Colin Campbell, basato su dati epidemiologici raccolti in Cina, l’autore, responsabile della ricerca, trae una serie di conclusioni sui beneficiper la salute che deriverebbero da alcuni regimi alimentari. Campbell interpreta i dati affermando una relazione tra cibo e malattie cardiovascolari, cancro e diabete e la possibilità di ridurre il rischio di contrarre queste patologie, o arrestarne e invertirne lo sviluppo in corso, attraverso l’alimentazione, giungendo alla conclusione che una dieta basata su cibi vegetali riduce in modo drastico la possibilità di sviluppare malattiecardiovascolari, diabete, cancro e obesità. La validità di tali conclusioni, tuttavia, è stata soggetta a numerose critiche per gli errori metodologici del libro. Ovvio che una società che lucra sulla malattia delle persone avrebbe serie difficoltà ad ammettere le ragioni di Campbell. A questo punto, dunque, ognuno dovrà tirare le somme e fare le proprie considerazioni. Tenendo presente che l’industria della carne ha ridotto in schiavitù milioni di animali, portandoci a credere che l’essere umano ne abbia necessariamente bisogno.