Full magic Turchese. Successo alla grande per le serate rigorosamente “light blue” di Un Mondo d’Italiani, Centro Studi Agorà, Molise Noblesse, Il Pentagramma e Aitef. In un’atmosfera magica, quasi fiabesca, nell’atrio della scuola elementare di Monteverde, si è svolta la Notte Turchese al quadrato. Il popolo molisano è stato coinvolto in una speciale kermesse emozionale, tra palloncini turchese, braccialetti fluo, musica di livello selezionata dall’Accademia Il Pentagramma, caramelle per bambini, ricordi, presentazioni, il tutto all’interno del Molise Friend Festival, evento clou del repertorio musicale molisano e riferimento per la rete europea dei Festival Europei, una tre giorni e tre notti di musica, cultura, integrazione, band da urlo, atmosfere rap, folk, jazz, sound, liric, classic performance. La Notte Turchese ha rappresentato un elemento di novità e di attrazione nell’evento ormai consolidato del Friend Festival, grazie all’entusiasmo, la creatività, alle idee e all’innovazione portati dai giovani della redazione Umdi, Un Mondo d’Italiani, quotidiano dedicato agli italiani ovunque e ai volontari di servizio civile dei progetti Turchese e Argento di Agenzia Agorà, che hanno sede presso la redazione di Piazza Giovanni Paolo II a Terre Longhe. Una festa nella festa, che ha calamitato centinaia di persone nell’area assegnata, resa unica e immediatamente individuabile dal brand squisitamente turchese dell’allestimento a cura delle ragazze e dei ragazzi di Bojano, Fornelli, Ripalimosani, ma anche di Maracaibo in Venezuela e Baradero in Argentina.
I ragazzi Turchese, capeggiati da Erika Lucarelli, si sono divisi in sottogruppi: Lucho Mora (Argentina), Sabina Iadarola, Maria Giorio (Venezuela) e Silvana Chiovitti si sono occupati di allestire l’atrio con palloncini, locandine, foto e illustrazioni adatte a stuzzicare la curiosità di adulti e bambini; Erika Lucarelli, Antonio Romano, Eliana Petruccelli e Valentina Lancellottagirovagavano per le strade del Festival distribuendo braccialetti fluo, lasciando a bocca aperta i passanti, meravigliati dall’inaspettato, inconsueto, gratuito dono; Antonio Rocco, Vanessa Rico e Andrea De Marco assaltati da un nugolo di bambini, distribuivano caramelle con l’immancabile nastrino turchese, confezionate nei giorni precedenti nella redazione Umdi. Punto focale delle serate, dopo le main attraction rappresentate dalle orchestre, gli Instagram selfie realizzati all’ingresso dell’Area Turchese Solidarietà, in cui anche i più timidi si sono destreggiati in pose irriverenti. A spronare i ragazzi Federica Notte, Giuseppe Priolo e Celeste Bucci accessoriandoli con gadget divertenti prima dello scatto di Matilde Muccilli.
Non poteva mancare l’improvvisata del direttore del quotidiano internazionale Un Mondo d’Italiani, Mina Cappussi, che tra una canzone e l’altra degli Sting Tales trio (Giovanni Vicedomini(piano), Riccardo Scinocca (batteria), Pierluigi Barbato (basso), ha chiamato a sorpresa sul podio i giovani della redazione e del Servizio Civile, che si sono passati il microfono presentandosi e raccontando brevemente della propria esperienza di Servizio Civile. Tanta emozione, un briciolo di timidezza, il candore dei giovani hanno incantato la platea numerosa che affollava l’auditorium informale di poltroncine posizionate per il concerto.
“Benvenuti a questa Notte Turchese 2017, che si tiene su due serate, organizzata come ogni anno dal quotidiano Un Mondo d’Italiani e che in questa edizione si sviluppa con un doppio appuntamento all’interno del prestigioso Molise Friend Festival, che ci ospita grazie alla disponibilità di Roberto Napolitano e Fabrizio Russo. La Notte Turchese è la Festa del Servizio Civile, celebra l’impegno, la dedizione, la passione, l’entusiasmo, la voglia di fare di tanti giovani di Bojano e del Molise, che mettono a disposizione il proprio tempo, un anno della propria vita, le proprie esperienze e attitudini, in soccorso della popolazione e delle categorie più deboli, in favore della città di Bojano e delle associazioni di volontariato che ogni giorno lavorano nell’ombra per promuovere la cultura, sostenere il sociale, contribuire allo sviluppo umano, alla promozione dello sport.”
E la Cappussi ha elencato le molteplici iniziative Umdi Un Mondo d’Italiani – Centro Studi Agorà inserite nel programma pluriennale Molise Noblesse Festival. Tra queste, il Cineforum Place of Ideas, Caffè Letterario Turchese, la redazione di Un Mondo d’Italiani, l’animazione alla Casa di Riposo SS. Cuori di Gesù e Maria, l’assistenza domiciliare per gli anziani e le persone non autosufficienti, le cure termali “I colori della salute”, la valorizzazione della storia locale, i convegni, le giornate di studio, i seminari, le tavole rotonde, Casa Molise per l’accoglienza dei molisani che fanno ritorno in patria, con assistenza per il disbrigo di pratiche, l’accesso ai pubblici uffici, il ritrovamento di antenati, il rinvenimento di tombe o beni di famiglia, l’accompagnamento e l’orientamento, il notiziario quotidiano per informare tutti gli italiani in patria e nel mondo.
Il 17 agosto in tanti hanno assistito alla performance della Jurassik Orchestra, la jazz band tutta molisana, nata nel 2016, che è balzata agli onori della cronaca perché suona solo per fini nobili, esibendosi in concerti il cui ricavato serve a rendere felice qualcuno. Al comando della vetusta formazione, il maestro Pino De Vivo, vero mattatore della serata, sassofonista di lungo corso e insegnante presso il Laboratorio Orchestrale per Fiati delle Scuola di Musica “Thelonious Monk” di Campobasso, che ha presentato uno per uno i componenti della band, tutti i professionisti, medici, avvocati, consulenti finanziari, bancari, impiegati, tutti con il pallino della musica. 13 elementi d’eccezione: Matteo Circelli e Luciano Poleggi alla tromba, Andrea Piacci al sassofono soprano, Michele Barbato e Gianni Di Iorio al sassofono alto, Antonio delle Veneri e Donato Barone al sassofono tenore, Antonio Griguolo al sassofono baritono,Notte Turchese UMDI unmondodditaliani.com nel MFF per il Molise Noblesse Festival Luca di Muzio al contrabbasso, Luigi Bove al piano, Luigi Piunno alla chitarra, Giovanni Buccioni alla batteria, e con il supporto tecnico artistico del maestro Roberto Napoletano. Il repertorio è quello delle grandi orchestre americane degli anni ’30-’40-’50 con pezzi che hanno fatto la storia del jazz: In the Mood, Summertime, Moonlight Serenade, Whisper Not.
Il 18 agosto è stata la volta di Sting Tales trio (Giovanni Vicedomini (piano), Riccardo Scinocca (batteria), Pierluigi Barbato (basso). Un trio d’eccezione, con un repertorio che ha obbligato a muoversi e a cantare anche i più restii, sull’onda dei più bei brani di Gordon Matthew Sumner, in arte Sting.