Passero solitario successo fuoriprogramma a Bojano col Salotto Letterario outdoor Filitalia Molise Noblesse

Taccozze poesia e fagioli cena culturale a Bojano per Filitalia Molise Noblesse Comunità per Giovani
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185cm di asparago, 4 metri quello dei molisani
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Passero solitario successo fuoriprogramma a Bojano col Salotto Letterario outdoor Filitalia Molise Noblesse

Passero solitario successo fuoriprogramma a Bojano col Salotto Letterario outdoor Filitalia Molise Noblesse

Passero solitario successo fuoriprogramma per un pomeriggio magico a Bojano con il Salotto Letterario Filitalia Molise Noblesse, tra poesia, musica e riflessioni ispirate alla lirica leopardiana del 1829. Il Maestro Daniele Romano ha aperto l’evento con il brano tradizionale “San Patrick an Dro”, seguito dall’intensa interpretazione di Alessio Spina sui versi di Leopardi. Michele Fratantuono e Mina Cappussi hanno esplorato “Le notti bianche” di Dostoevskij, mentre Emilia Petrollini ha narrato la leggenda dell’Omaccio del Matese. Tra zampogna, organetto e tamburello, il salotto ha toccato il tema della speranza attraverso Goethe, Neruda e il significato spirituale del Giubileo 2025, concludendosi con il pensiero poetico di Rosangela Tedeschi

Passero solitario successo fuoriprogramma durato 90 minuti per il Salotto Letterario Filitalia Molise Noblesse a Bojano con Mina Cappussi. Porta un libro e tornerai con un’idea, il doodle dei Salotti Letterari del Movimento per la Grande Bellezza Molise Noblesse, ha accompagnato un pomeriggio ispirato alla celebre lirica leopardiana, tra parolepoesiamusica e riflessioni nel cuore del Molise.

Passero solitario successo fuoriprogramma: la magia irlandese di San Patrick an Dro

Il salotto si è aperto con il brano “San Patrick an Dro” eseguito alla zampogna dal Maestro Daniele Romano. Si tratta di una polka tradizionale irlandese diffusa anche in Bretagna e suonata in onore di San Patriziopatrono d’Irlanda.

L’emozione dei versi leopardiani interpretati da Alessio Spina

Alessio Spina, cultore di Dante e protagonista indiscusso del fortunato ciclo “Dante a Castello“, ha emozionato il pubblico presente con la sua performance sui celebri versi di Leopardi dell’omonimo titolo del salotto.

Un sognatore solitario

A seguire Michele Fratantuono, operatore volontario di Servizio Civile, e Mina Cappussi si sono cimentati nella spiegazione di un capolavoro giovanile di Fëdor Dostoevskij, “Le notti bianche”.

Il racconto è diviso in quattro notti e una conclusione, è ambientato in una San Pietroburgo cupa e romantica. La narrazione si volge seguendo il dialogo e le riflessioni di un uomo, dalla natura di sognatore solitario, e della sua storia d’amore. Le notti bianche, nonostante il tono lirico e la tematica prevalentemente intima, anticipano per l’analisi psicologica dei turbamenti interiori i grandi romanzi dostoevskijani come L’idiota, I demoni, Delitto e castigo e I fratelli Karamazov.

Un giorno tu ti sveglierai e vedrai una bella giornata. Ci sarà il sole, e tutto sarà nuovo, cambiato, limpido. Quello che prima ti sembrava impossibile diventerà semplice, normale. Non ci credi? Io sono sicuro. E presto. Anche domani.

Fëdor Dostoevskij

Emilia Petrollini: L’Omaccio del Matese

Emilia Petrollini ha narrato una leggenda del Matese, intitolata “L’Omaccio del Matese”. Il testo racconta di un bambino vivace e sensibile che, grazie all’amore trasmesso dal nonno per le montagne, trova nelle vette del Matese un rifugio magico contro il tormento interiore. Lì, immerso nella natura e nelle nuvole che sembrano parlargli, riesce a ritrovare serenitàsperanza e ispirazione per la sua vita. La storia si intreccia infine con la leggenda dell’”Omaccio del Matese”, che ancora oggi, si dice, soffia sulle nuvole per portare gioia a chi le osserva.

Zampogna, organetto e tamburello

Durante lo svolgimento del salotto, ci sono stati diversi momenti conviviali con la zampogna del Maestro e volontario di Servizio Civile Daniele Romano, l’organetto e il tamburello di Domenico Prioriello e anche qualche stuzzichino per deliziare il nostro palato!

È l’illusione della Speranza a rendere possibile la vita

In seguito, Valeria Scinocca, volontaria di Servizio Civile, ha cercato di dare una visione della speranza sotto il punto di vista di Goethe in “Parole Primoridiali”. È una riflessione profonda e filosofica sull’essenza dell’esistenza umana. Si tratta di un ciclo di cinque brevi poesie, ciascuna dedicata a una forza originaria che plasma la vita dell’uomo: Dämon (Dèmone), Tyche (Caso), Eros, Ananke (Necessità) e Elpis (Speranza).

Goethe riconosce nella Speranza una sorta di “illusione necessaria”. La sua visione, non nega il potere dell’inganno: anzi, è proprio l’illusione della Speranza a rendere possibile la vita, a permettere all’uomo di andare avanti, di creare, di credere. Anche se inganna, la Speranza ha una funzione vitale.

Ode alla speranza, energia concreta e quotidiana

Adele Guerrizio, invece, ha letto “Ode alla speranza” di Pablo Neruda, una poesia intensa e luminosa dedicata al sentimento della speranza come forza vitale, capace di sorreggere l’uomo anche nei momenti più bui. In questo componimento, Neruda celebra la speranza non come un’illusione astratta, ma come un’energia concreta e quotidiana, che permette di resistere alle ingiustizie, al dolore e alle difficoltà della vita.

Una virtù teologale

La speranza come chiave del Giubileo 2025, è stato l’intervento trattato da Daniele Romano, soffermandosi sul significato etimologico della parola e come per la chiesa, la speranza è una virtù teologale che si fonda sulla fede in Gesù Cristo e che aiuta a vivere la vita con coraggio e fiducia.

Rosangela Tedeschi e il suo pensiero

Le parole di Rosangela Tedeschi dedicate al salotto outdoor: “Pomeriggio caldo di aprile, in campagna da Alessio, Mina ed i ragazzi, altri amici…Al solito non manca da mangiare e da bere…ma la cosa più bella di oggi, e di tutti gli incontri organizzati da quel vulcano di Mina, è l’atmosfera: rilassata, amichevole; un microcosmo di chiacchiere, riflessioni, battute, un piccolo mondo dove il nostro cervello e le nostre emozioni vengono stimolati e sollecitati. Gli alberi di ciliegio in fiore, gli abeti, il pozzo col suo decoro in ferro battuto, la zampogna di Daniele che ha evocato antiche dame danzanti…insomma una delizia”.

Molise Noblesse

Molise Noblesse è la risposta dei giovani di Bojano al doodle virale “Il Molise non esiste”. Il Molise, dunque, esiste, ed è nobile. Per tradizioni, per storia, per accoglienza, per bellezze naturali, per dignità del suo popolo, discendente dei fieri Sabini. I Salotti Letterari sono parte integrante del progetto Molise Noblesse, Movimento per la Grande Bellezza di una Piccola Regione, volto a costruire una immagine del Molise che sia appetibile all’esterno con un focus sui comuni piccoli e piccolissimi, scrigni di magia architettonica, urbanistica, paesaggistica, della narrazione antropologica, religiosa e del mito; gettare le basi per una lettura consapevole, da parte degli stessi molisani, della Nobiltà del Molise, affinché ne diventino consapevoli sostenitori e orgogliosi appartenenti; costruire forme di promozione della Regione Molise attraverso studi, ricerca, convegni, Caffè Letterari, cineforum, concerti, mostre, mettendo sotto la lente gli intellettuali molisani emigrati, personaggi e personalità della storia regionale.

Filitalia International

Filitalia International è un’organizzazione no-profit, fondata nel 1987 a Philadelphia (USA) dal dr Pasquale Nestico, noto cardiologo, che promuove e preserva il patrimonio, la lingua e le tradizioni italiane in tutto il mondo. L’obiettivo di Filitalia International è consolidare e ampliare la cultura, la tradizione e il patrimonio italiano attraverso eventi sociali e umanitari. Filitalia offre numerosi benefit ai suoi soci, tra cui borse di studio per i soci più giovani, corsi di lingua italiana, eventi di networking per giovani professionisti ed eventi culturali per vivere e conoscere in prima persona la cultura italiana, International Exchange Program, grazie alle donazioni di benefattori, tra cui Robert Facchina. Attualmente guidata da Saverio Nestico.

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