Fight Club a Bojano. Il disagio dell’uomo moderno al Cineforum Place of Ideas Umdi

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Fight Club a Bojano. Il disagio dell’uomo moderno al Cineforum Place of Ideas Umdi

Jack ha 30 anni e una vita grigia. Come molti, non ama il suo lavoro e ha qualche difficoltà di relazione. Troverà un canale attraverso cui sfogare le proprie frustrazioni in un’organizzazione clandestina che allestisce incontri di lotta a mani nude…

Torna il consueto appuntamento con il Cineforum Place of Ideas, questa volta eccezionalmente di mercoledì. Il film che abbiamo deciso di proiettare è Fight Club, grande successo del 1999. La scelta nasce dalla volontà di approfondire il tema del consumismo e dell’alienazione dell’uomo moderno. Film iconoclasta per eccellenza, pellicola scomoda agli occhi di una parte consistente della critica, Fight Club conferma David Fincher come uno dei registi più talentuosi nell’attuale panorama del cinema americano. Un personaggio e il suo doppio; il cinema e il suo doppio. Fight Club trasporta lo spettatore in uno spazio privo di gravità dove ci si sente mancare la pellicola sotto i piedi. E travolti da una strana euforia ci si rende conto in un secondo momento che si sta perdendo contatto con qualcosa di più grande che ha più o meno i contorni dell’occidente. Sempre più convincente, l’Edward Norton di American History X, personaggio narrante del film, si consuma nell’amicizia con l’enigmatico Tyler Durden, (Brad Pitt), dando la priorità ai destabilizzanti insegnamenti di cui Tyler-Pitt lo rende partecipe, all’interno di un rapporto che potremmo definire di stretta simbiosi. Il Cinefoum place nasce da un’idea di Mina Cappussi e ha portato negli anni film di successo che hanno affrontato temi sociali e culturali di forte impatto emotivo, organizzato da Centro Studi Agorà e dalla testata UNMONDODITALIANI Umdi con Aem associazione Emotional Manager, da Ippocrates, Molise Noblesse, Casa Molise, Comune di Bojano, Regione Molise-Patto per lo Sviluppo del Molise e con i ragazzi del Servizio Civile. Il Cineforum Turchese è un “posto delle idee” al pari del Caffè Letterario Turchese e coinvolge il popoloso quartiere di Terre Longhe. La visione del film si svolgerà mercoledì 12 luglio alle 11. La conduzione è affidata a Celeste Bucci e Antonio Rocco. La grafica è di Massimiliano Rossi. La pellicola è basata sull’omonimo romanzo di Chuck Palahniuk. È stato sceneggiato da Jim Uhls e prodotto da Art Linson e Arnon Milchan.

Trama

Il protagonista è un uomo che lavora come consulente nel ramo assicurativo di una importante casa automobilistica. Si tratta del prototipo dello yuppie frustrato dalla vita moderna: schiavo del consumismo, depresso, insonne, ansioso e stordito dal jet lag. L’uomo trova un’apparente cura ai suoi problemi solo cominciando a frequentare gruppi d’ascolto per persone affette da mali incurabili; in questo modo incontra anche Marla Singer. Durante uno dei suoi viaggi di lavoro il protagonista fa la conoscenza di Tyler Durden, un originale ed eccentrico produttore e venditore di saponette. Quello stesso giorno, tornato dal lavoro, il protagonista scopre che la propria abitazione è andata distrutta in un’esplosione causata da una perdita di gas propagatasi all’interno di essa; disperato e affidandosi al caso, telefona a Tyler e decide di incontrarlo nuovamente. Tra i due nasce un affiatato quanto bizzarro rapporto. A questo punto il protagonista verrà coinvolto da Tyler nella creazione del Fight  Club, un circolo segreto i cui appartenenti prendono parte a violenti combattimenti tra loro. I due pian piano entrano in simbiosi e radunano nuovi e numerosi adepti e, in breve tempo, quello che era un circolo di combattimenti clandestini si trasforma in un ritrovo per uomini alienati e insoddisfatti, pronti a combattere fino alla morte pur di rovesciare ciò che considerano il loro nemico giurato: l’attuale disumana società, che trova la sua massima espressione nell’American way of life. Tale indirizzo culmina nella creazione di un gruppo sovversivo e nel concepimento di un fantomatico “Progetto Mayhem” di stampo eco-terrorista. Il protagonista, nel frattempo, parte alla ricerca di Tyler, temporaneamente scomparso, e di una risposta quantomeno plausibile a tutto ciò che sta accadendo. Ritrova bizzarramente Tyler nella camera d’albergo in cui avrebbe alloggiato per una notte in attesa di ripartire e costui gli rivela che “Tyler Durden” in realtà non esiste, è solo un’invenzione del protagonista. Nel primo combattimento con Tyler in realtà il protagonista si è picchiato da solo. Ed automaticamente è stato lui a creare il Fight Club. Spaventato dalle conseguenze estreme derivanti dall’attuazione del Progetto Mayhem, il protagonista denuncia alla polizia di essere il capo dei numerosi circoli legati alle lotte clandestine e di avere intenzione di far esplodere i più importanti istituti di credito della città, al fine di ristabilire la parità tra le persone e di creare caos.

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