Nuovo appuntamento con il Cineforum Place of Ideas. Il film che abbiamo scelto è “L’arte di cavarsela”, film del 2011 scritto e diretto da Gavin Wiesen, all’esordio nella regia di un lungometraggio, e interpretato da Freddie Highmore, Emma Roberts, Michael Angarano, Elizabeth Reaser, Sam Robards, Rita Wilson e Blair Underwood. La quotidianità di George è complessa, non fosse altro che per una naturale propensione al fatalismo che fa di lui l’ultimo esistenzialista tra i teenager newyorkesi. Dietro il suo street style un po’ casuale ed un’attitudine artistica ancora non pienamente sviluppata, il ragazzo medita sulla precarietà dell’esistenza umana e sulle sue riflessioni costruisce la filosofia del disimpegno che, con un pizzico di malizia giovanile, lo induce a crogiolarsi in una presunta mancanza di stimoli. Ma, nonostante la ferma intenzione di rimanere al sicuro dietro i confini rassicuranti di un’originale solitudine, George è destinato a diventare protagonista di un futuro che non ha minimamente contemplato. La bellezza delicata di Sally e la condivisione di una intimità emotiva mai sperimentata fino a quel momento lo rendono vittima predestinata dell’amore giovanile che, per sua stessa definizione e per l’inadeguatezza dei due protagonisti, sembra destinato a non avere alcuna possibilità. Così tra lezioni d’arte, un rendimento scolastico sempre più precario ed una solidità famigliare inesistente, i due ragazzi sperimentano la loro diseducazione sentimentale in un gioco allo stesso tempo tenero e impietoso. Solo dopo aver commesso degli errori e non aver agito per paura di affrontare i propri fallimenti, George e Sally accettano il rischio di un futuro insieme, forti della consapevolezza che in amore come nella vita l’importante è sapersela cavare. Il Cinefoum place nasce da un’idea di Mina Cappussi e ha portato negli anni film di successo, che hanno affrontato numerosi e diversificati temi sociali e culturali, temi di forte impatto emotivo in grado di innescare un dibattito prezioso, di livello, coinvolgente. Organizzato da Centro Studi Agorà e dalla testata UNMONDODITALIANI Umdi, da Ippocrates, Molise Noblesse, Casa Molise, Comune di Bojano, Regione Molise-Patto per lo Sviluppo del Molise e con i ragazzi del Servizio Civile, il Cineforum Turchese è un “posto delle idee” al pari del Caffè Letterario Turchese e coinvolge in maniera specifica il popoloso quartiere di Terre Longhe oltre a tutta la popolazione di Bojano e qualcuno degli altri paesi del Molise. L’appuntamento di questa settimana è per giovedì 14 settembre alle 11.00. Il dibattito sarà condotto da Vanessa Rico e Andrea De Marco. La grafica, come sempre, è di Massimiliano Rossi.
Cosa vedremo
George è un adolescente di New York che sta vivendo una fase particolare della sua esistenza: partendo dall’assioma che l’uomo è comunque mortale, ritiene che i compiti e l’impegno profuso a scuola siano degli inutili passatempi, essendo tutte cose che occupano solo un tempo limitato della vita. Soltanto il suo grande talento nell’arte, che esprime scarabocchiando qualcosa appena può, riesce a smuoverlo un poco da questo suo torpore. Mentre l’anno scolastico volge ormai al termine, George è riuscito ad arrivare quasi alla fine senza aver mai veramente studiato; persino durante le lezioni d’arte, l’unica materia che gli dovrebbe interessare, si dimostra assente e svogliato. A pochi mesi dal diploma, trascorre la maggior parte del tempo da solo, e spesso si allontana dall’istituto, rischiando più volte l’espulsione. Non gli interessa nulla del suo futuro: né cercare un college dove iscriversi successivamente, né farsi degli amici, né tantomeno trovarsi una ragazza. Un giorno, impulsivamente, si addossa la colpa di una sigaretta fumata sul tetto della scuola, difendendo così la ragazza più carina della classe, Sally, popolare e di ricca famiglia. Per ricambiare il suo gesto, la ragazza inizia a frequentarlo e lo introduce nel suo giro di amicizie, aprendo a George le porte di una vita estremamente mondana, fatta di feste, visite ai musei e passeggiate oziose per la grande mela.