Raccolta castagne del Matese, tra San Polo Matese e Campochiaro. Ancora un successo per l’outdoor dei ragazzi Molise Noblesse, progetto guidato da Mina Cappussi e Filitalia, con Unimol, Centro Sudi Agorà, UCI (Unione Coltivatori Italiani), AWA Group, per Turismo è Cultura 2020. Territorio e integrazione, sul costone montuoso
Raccolta castagne del Matese tra alberi secolari e panorami mozzafiato. E’ stato questo a decretare il successo per la passeggiata naturalistica che ha dato i suoi frutti, letteralmente! Le Castagne del Matese hanno soddisfatto il palato dei partecipanti. L’evento, svoltosi nel pieno rispetto della normativa Covid, è stato organizzato da Molise Noblesse, il progetto guidato da Mina Cappussi, con la collaborazione di partner istituzionali nazionali e internazionali, come Filitalia, a cui si aggiunge Università degli Studi del Molise, Centro Studi Agorà, UCI, e molti altri, per Turismo è Cultura 2020.
Illuminanti sono state le conferenze camminanti di quest’appuntamento. Il prof. Nicola Prozzo, del Dip. Di Scienze Umanistiche dell’Unimol, ha ampliato la conoscenza, di quanti hanno partecipato, sulla castagna, Castanea Sativa Miller, Spermatophyta, classe Magloliopsida, Ordine Fagales, famiglia delle Fagaceae. Il professore dell’Unimol ha spiegato che il frutto del castagno, definito “il pane dei poveri”, ha sfamato intere popolazioni montane grazie al potere energetico e saziante che ha.
Il Prof. Prozzo ha poi istruito i ragazzi sulla differenza tra castagno e ippocastano: è possibile distinguerli per la diversità delle foglie, singole o composite; l’aspetto del riccio che producono, spinoso nel primo caso, più rado nel secondo; e, soprattutto, le castagne del castagno sono commestibili, quelle dell’ippocastano, definite matte, no. L’ultima chicca che il docente dell’Università degli Studi del Molise, ha esposto, riguarda una vespa, cinipide del castagno Dryocosmus kuriphilus. Originario della Cina, l’insetto vive e si riproduce esclusivamente sul castagno, non ne causa la morte, ma ne rallenta la crescita.
Molise Noblesse, non solo promozione territoriale, anche accoglienza e integrazione, grazie alla presenza di giovani migranti africani, ospiti degli sprar Karibu e Integramondo. E i ragazzi Molise Noblesse, forti dell’esperienza accumulata in centinaia di eventi, sono riusciti, anche questa volta, a far sentire tutti a casa.
Dopo le conferenze, i partecipanti si sono destreggiati tra i castagni alla ricerca del pregiato frutto. Grazie al vento forte dei giorni precedenti, la raccolta è stata florida. Dopo un piccolo ristoro a base di pizza, l’evento è terminato. Molise Noblesse ringrazia la Rai, che ha dato attenzione all’iniziativa, il prof. Nicola Prozzo, il quale ha tenuto una lectio brillante, conquistando l’attenzione del pubblico. Il ringraziamento finale è riservato a coloro che hanno partecipato rendendo l’evento un successo.