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Wall-e il capolavoro Pixar a Cineforum Place of Ideas Umdi

Un film che racconta l’importanza e la centralità dell’audiovisivo, l’autore Andrew Stanton cerca l’umanità e la bellezza in un futuro dove la tecnologia ha avuto la meglio sullo spirito; la ritrova tuttavia nelle piccole cose, semplici e disarmanti, come uno sguardo o un abbraccio

L’autore-regista premio Oscar Andrew Stanton racconta “un’odissea d’amore”; Wall-e non è la solita celebrazione della riappropriazione da parte dell’uomo della sua umanità in un futuro dove la tecnologia ha avuto la meglio sullo spirito, al contrario è un film in grado di commuovere anche solo con un abbraccio, che afferma la bellezza e il romanticismo della tecnologia attraverso scene semplici e disarmanti. Uno dei film più rivoluzionari realizzato con un unico punto di riferimento: 2001: Odissea nello spazio. I robot non sono solo l’entità da combattere ma una società a sé: hanno una loro vita, loro sentimenti e valori propri, i protagonisti Wall-e e Eve non combattono per salvare la razza umana, combattono a fianco di altri robot buoni contro i robot cattivi per salvare se stessi e il loro amore. Un film che afferma con una forza che mai avevamo visto nei lungometraggi, l’importanzae la centralità del racconto audiovisivo (e quindi del cinema) nel modo in cui conosciamo la realtà; tutti i momenti chiave del film sono mediati dalla visione di un video. Il pubblico verrà trasportato in una galassia non molto lontana nella storia di un robot di nome WALL-E che dopo aver trascorso centinaia di anni solitari facendo ciò per cui era stato costruito, cioè ripulire il pianeta trova un nuovo scopo nella sua vita quando incontra un robot ricognitore di nome EVE. Il Cinefoum place of Ideas nasce da un’idea di Mina Cappussi e ha portato negli anni film di successo che hanno affrontato temi sociali e culturali di forte impatto emotivo, organizzato da Centro Studi Agorà e dal quotidiano internazionale Un Mondo d’Italiani Umdi con Aem associazione Emotional Manager, Ippocrates, Casa Molise, Comune di Bojano, Regione Molise-Patto per lo Sviluppo del Molise, Molise Noblesse e con i ragazzi del Servizio Civile. Il Cineforum Turchese è un “posto delle idee” al pari del Caffè Letterario Turchese e coinvolge il popoloso quartiere di Terre Longhe. Il dibattito sui temi del film si terrà giovedì 26 aprile alle 17.00. A Condurre saranno Giuseppe Minotti e Andrea Girardi. La graficaè di Valentina Lancellotta.

 

Trama

Anno 2815. La Terra è stata abbandonata da sette secoli, e tutti gli umani e i loro robot si sono trasferiti in una gigantesca astronave, Axiom, situata in una galassia al di là dell’iper-spazio. Porti e grattacieli arrugginiti: dopo una probabile guerra nucleare, rifiuti, ferraglie e resti di robot hanno reso la Terra inabitabile. Secondo il programma che lo contraddistingue, il piccolo robot Wall-E continua il suo lavoro di impacchettare i metalli e di ammassarli, a forma di cubi, in enormi e alti mucchi. Suo unico amico è uno scarafaggio di nome Hal. I pezzi più importanti che costituiscono Wall-E sono: un corpo centrale, ovvero una “pancia” che può aprirsi e chiudersi come un contenitore; collo, braccia e mani snodabili; due cingolati da carro armato per gambe e piedi; e, soprattutto, due occhioni a mandorla con pupille dilatabili, le cui espressioni risultano di immediata comunicazione con il pubblico. La sua alimentazione è data da pannelli solari interminabili e da una scheda elettronica; il suo nome è l’acronimo di Waste Allocation Load Lifter Earth-Class (Sollevatore terrestre di carichi di rifiuti): la sua utilità è quella di rendere il pianeta meno sporco e meno inquinato. Il robot abita nel rimorchio di un autotreno, insieme a vecchi televisori che proiettano senza interruzione i film di una volta, registrati in VHS. A seguito dell’atterraggio di una nave spaziale conosce la robottina Eve, di cui Wall-E si innamora perdutamente. Eve è del tutto diversa da lui: color bianco panna, corpo a uovo rovesciato, arti superiori a pinne, testa a cupola inclinata, dentro la quale spiccano occhi ovoidali celesti che mandano accesi bagliori di luce azzurra. Eve è una sonda ultra-moderna, inviata per costatare le condizioni climatiche del pianeta; il nome Eve è l’acronimo di Extra-Terrestrial Vegetation Evaluator (Valutatrice della vegetazione extraterrestre). A lei toccherà la sensazionale scoperta della presenza di una piantina di edera che, riesce a crescere nel terriccio di uno scarpone. A fianco o in contrapposizione di Wall-E e di Eve agiscono altri  personaggi, robot, uomini e donne, che attraversano la vicenda narrata nel film. Uno di questi è Auto, il timone dell’astronave Axiom, munito di cinque manici e, al centro, di un occhio la cui pupilla, rosso fuoco e malvagia, dà ordini perentori e impedisce alla popolazione umana ogni possibile libertà. D’altronde, la gente che abita la stazione spaziale, perfettamente funzionante in ogni dettaglio, è grassa, apatica, bulimica, voracemente consumatrice di prodotti inutili, e letteralmente schiavizzata dalla BNL (Buy ‘N ‘Large), una corporation che tiene in mano il controllo delle galassie. Sul versante più schiettamente comico del film si affaccia un robottino simpaticissimo, M-O (Microbe Obliterator), che insegue continuamente l’ossidato e sporco Wall-E. Figura determinante della storia è però il Capitano di Axiom, il quale, annoiato della vita che conduce, troppo comoda e senza scopo, entra in contrasto con Auto, lotta contro di lui e lo sconfigge, in un crescendo di colpi di scena e di suspense. Accertatosi delle possibilità di vita sulla Terra, il Capitano invertirà la rotta di Axiom e ricondurrà gli abitanti sul pianeta di origine, per iniziare una nuova esistenza.

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